In the name of Stronz - Piccola raccolta di canzoni (demenziali) con nomi di persona

Peppe, Angela, Patrizia e tanti altri pezzi che aspettano solo di essere dedicati ai loro - sfortunati - omonimi.


Meglio chiarirlo subito: se sei alla ricerca di una romantica ballata da dedicare al tuo lui o alla tua lei, sei nel post(o) sbagliato. Per queste cose ci sono siti specifici, tipo Una canzone per te.

Se invece stai cercando un pezzo con cui sfottere un compagno di banco, un amico, un parente o magari proprio il/la tuo/a fidanzato/a, hai tutta la mia stima, e sì, sei capitato bene. Qui sotto trovi un bel po' di canzoni comiche e demenziali il cui titolo rimanda a nomi propri di persona, sia maschili che femminili. Al momento ne ho raccolte poco più di una decina, ma l'elenco è in continuo aggiornamento. Anzi, te ne viene in mente qualche altra? Segnalamela nei commenti: la inserirò molto volentieri.

Ok, ecco i pezzi, in ordine sparso e accompagnati dai versi più significativi. 


Patrizia [Tony Tammaro]

Eri la reginetta 
di tutta Baia Domizia
avevi un nome semplice, 
il tuo nome era Patrizia.
Eri una tipa splendida 
in mezzo agli ombrelloni,
stringevi nella mano 
la tua frittata di maccheroni.





Berta [Squallor]

Berta non fare la stronza, 
che sto qui aspettando da due ore, 
ho consumato già due cassette di Little Tony. 
C'ho un toro nelle mutande, vieni giù!




Carlo e Licia [Gem Boy]

Carlo studia all'università, 
i grandi poeti a memoria sa. 
Sogna un amore unico e vero, 
non cerca nulla di banale o leggero. 

Licia fa la parrucchiera, 
legge Chi e Cronaca vera. 
Sogna una casa e un ragazzo, 
non conta l'amore se ha un grosso...




Angela [Checco Zalone]

Ma cosa vuoi da me, se anziché il caffè
io come mi sveglio la mattina penso 
ad Angela.
Faccio la pipì, faccio la pupù
ma con la mia mente sto costantemente 
ad Angela.




Giulia [Gem Boy]

Sai certe volte accade che 
ci sia bisogno di andare in bagno
quando meno te l'aspetti.
Fare come un esorcista 
che respinge fuori il demonio
altrimenti esploderà.





Federico e Salvatore [Federico Salvatore]

Benedico quella tetta
che mi ha fatto bello e fico,
la succhiavo giorno e notte
e mi chiamo Federico... è vero!

Io che stavo all'altra zizza
e soffiavo ore e ore,
non crescevo manco 'o cazzo
e mi chiamo Salvatore... azz!




Peppe [Shampoo]

Peppe je nun me sento d’ ‘a chiammà.
Nun può cchiù correre appriesso a chella là.
Peppe nun ce ’a faccio a te guardà.
Vuo’ accussì, si Peppì.





Nunzia [Ciruzzo Tozzi]

Nunzia perché non ritorni
come so' tristi 'sti giorni.
La gente parla lo sai
forse cu nat tu stai
no, Nunzia no, nun sia mai.





Michè [Tony Tammaro]

Avrei voluto un figlio
alto biondo e intelligente
e no nu' deficiente comme a te
Michè!




Mario (Marta) [Dario Vergassola]

Oggi Marta mi ha chiamato 
per parlare all'aria aperta,
ma dal tono della voce 
ho già capito è una giornata di merda.




Silvano [Cochi e Renato]

Silvano Non valevole Ciccioli 
Silvano cerco i calli fra l'alluce



E a mo' di conclusione, seppur provvisoria, la canzone che ha ispirato questo post: Guglielma (che vita di melma) cantata dal poliedrico Claudio Bisio e scritta con Rocco Tanica, tastierista degli Elio e le Storie Tese. Capolavoro!

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